di  MARGO SCHACHTER   Vegetariani pentiti (per motivi di cuore) e mangiatori di carne, la controtendenza è al sangue. Ecco i migliori luoghi in Italia dove convertirsi, sedendosi a tavola direttamente in macelleria.

Questi anni saranno ricordati per la tendenza imperante al vegetarianesimo, totale o part-time, ma anche per una controtendenza più praticata che esibita, quella dei vegetariani di ritorno e della voglia (spesso inconfessabile) di uscire a cena e affondare il coltello in una bistecca degna di questo nome. Possibilmente al sangue.   Drew Barrymore, annoverata fra le VVIP (Vegetarian Very Important Person) da oltre un decennio è ora la più illustre delle convertite per amore – del fidanzato carnivoro Will Kopelman.

Se la conversione al vegetarianesimo annovera un elenco numeroso di buoni motivi etici, ecologici, salutistici, il ritorno alla dieta onnivora è guidato infatti da ragioni ben più prosaiche: la gola, non a caso il quinto dei peccati capitali, e l’amore.    

Carne e sesso, il vegetariano resta single
Un recente sondaggio pubblicato da Match.com (quindi con il giusto beneficio del dubbio) la dice chiara: il 30% di chi mangia la carne non ha voglia di uscire con un vegetariano. Allarmante, soprattutto per chi è ancora single, pensare di poter essere giudicati a priori non sulla base della propria simpatia/aspetto fisico/religione/credo politico ma a causa della propria dieta. Saranno pregiudizi ma chi mangia carne trova difficile (almeno per i 4000 intervistati) condividere una cena, o tutta la vita, con chi non si nutre di animali. Il colpo di fulmine si misura a tavola? Non è solo un pregiudizio gastronomico ma, secondo l’antropologa Dr. Helen Fisher chiamata in causa per il sondaggio, una scelta istintiva legata alla riproduzione della specie – dove sesso e cibo ricoprono la stessa importanza.

 

Il carnivoro etico
Possibile che dopo anni di astinenza dalla carne si possa tornare impunemente ad affettare una bistecca senza sensi di colpa? Cancellare convinzioni così tenaci ? I vegetariani di ritorno (il 75% di chi ci prova, sempre secondo un altro sondaggio) finiscono solo per accrescere le fila degli Onnivori etici, ossia coloro mangiano carne in modo moderato, ma soprattutto “giusto”. Benessere animale, rispetto delle risorse naturali, una dieta sana e varia, scelta del prodotto a Km Zero a 360°: gli onnivori etici sono il nuovo vero fenomeno di massa. Talmente poco radicale da promettere un basso tasso di caduta e una diffusione sempre maggiore.

Carne, a Km Zero
Mangiare carne diventa sempre di più un gesto consapevole e la ricerca di un prodotto di prima qualità, nel sapore e nei metodi di allevamento, biologica, sostenibile e selezionata da razze autoctone che prendono il posto dei monocultivar e dei prodotti tipici dell’agricoltura.
Anche la steakhouse evolve e da un ristorante di carne si esce a cena direttamente in macelleria.    
Il ristorante specializzato è di moda, il menù focalizzato su una sola specialità della casa è la norma dei nuovi format dei locali aperti negli ultimi anni. Mangiare direttamente in macelleria è l’ultimo trend, da Nord a Sud. Ecco 6 indirizzi, da Milano a Bari.

Link articolo originale: https://www.vanityfair.it/vanityfood/food-news/13/06/vegetariani-carnivori-macelleria-ristorante